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🏓 Prosegue il nostro percorso di avvicinamento ai giochi paralimpici 2024 attraverso le storie dei tre ex pazienti dell’Istituto che gareggeranno nella capitale francese. Abbiamo iniziato con la faentina Carlotta Ragazzini, 23 anni, impegnata nel tennistavolo. Proseguiamo oggi con Giada Rossi, 30 anni, di San Vito al Tagliamento (PN) impegnata nella medesima disciplina. Buona lettura! (Tratto dal Team Guide Italia 2024 del CIP)

🏓  “La prima convocazione in Nazionale la ricordo molto bene. Mi ero appena diplomata e sarei andata a disputare gli Europei di tennistavolo, ero emozionatissima”, succedeva nel 2013. Nel 2008, a 14 anni, un tuffo nella piscina di casa le causa una tetraplegia. Tante le persone che hanno contribuito alla sua crescita sportiva e personale: “La mia famiglia è stata fondamentale, così come lo è sempre stato il mio allenatore, che mi ha motivata e aiutata nei momenti difficili”.

🏓  Un grande amore quello per il tennistavolo: “Uno sport dinamico e schematico, occorre allenarsi tanto per compiere i gesti giusti. Mi ricorda molto la pallavolo, disciplina che praticavo prima dell’incidente”. È caparbia e determinata, ma c’è un complimento che la imbarazza: “Quando mi dicono di essere un esempio. Cerco solo di fare le cose al meglio, non mi sento un modello per gli altri”.

🏓  Tra i momenti sportivi più belli “il bronzo a Rio nel 2016, quello a Tokyo nel 2020, ma anche l’oro ai Mondiali di Bratislava del 2017 in coppia con Michela Brunelli e i due ori e l’argento nella rassegna iridata di Granada 2022”. Dopo il terzo posto in Giappone ha dichiarato: “Vincere non è facile ma confermarsi è stato ancora più difficile”.