Unità Operative: Area critica
Dr.ssa Monika Zackova
Area critica (Terapia intensiva e sub-intensiva)
L’Area Critica (AC) consta di 18 posti letto suddivisi tra le Terapie Intensiva e Sub-Intensiva.
In questo reparto viene accolta precocemente la persona con danno midollare/cerebrale quando ancora le condizioni cliniche non sono stabilizzate (anche senza autonomia ventilatoria) e ciò col fine di inquadrarla e indirizzarla ad un percorso riabilitativo personalizzato. La possibilità di un approccio precoce, peculiarità dell’Area Critica, consente di ottenere risultati di miglioramento elevati. In AC opera un team multidisciplinare i cui compiti/obiettivi sono:
I compiti e obiettivi del Team multidisciplinare
-
1
Raggiungimento della stabilità clinica del paziente
-
2
Valutazione della funzione respiratoria per raggiungere, ove possibile, lo svezzamento dalla ventilazione meccanica
-
3
Valutazione della deglutizione per la ripresa dell’alimentazione (intervento del fisioterapista e del logopedista)
-
4
Ripresa precoce della mobilizzazione del paziente e ricerca delle quote motorie residue
-
5
Ricondizionamento alla seduta in carrozzina
-
6
Supporto sociopsicologico al paziente e ai familiari
L’intervento dell’equipe multiprofessionale formata da medico di area critica, fisiatra, infermiere, fisioterapista, operatore sociosanitario, logopedista, assistente sociale e psicologo, terapista occupazionale ed educatore, si concretizza con incontri di rivalutazione settimanali sul paziente che, in base alla “momento riabilitativo”, prevedono il coinvolgimento diretto delle figure professionali necessarie. Obiettivo fondamentale, oltre al raggiungimento della stabilità clinica del pz per proseguire il percorso riabilitativo, è agevolare la persona e il nucleo famigliare nella presa di coscienza e adattamento alla nuova condizione di vita.
Vita indipendente dei pazienti ventilati
In caso di permanenza del paziente per estrema fragilità clinica e/o l’impossibilità di svezzamento dal respiratore, si sviluppa il percorso di Vita indipendente dei pazienti ventilati.
Sono tre gli ambiti di intervento di questo percorso: il primo riguarda l’esecuzione di trattamenti riabilitativi mirati anche in palestra; il secondo, la prescrizione e successiva valutazione dei principali ausili. Il terzo, infine, riguarda l’addestramento specifico del caregiver a partire dall’igiene e dall’assistenza nelle ADL fino ad arrivare alla formazione specifica di tipo respiratorio con addestramento alle tecniche di assistenza alla tosse, all’utilizzo di tutti i presidi necessari e a alla gestione iniziale delle possibili problematiche cliniche che si possano verificare, nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi
Tale percorso, di durata variabile in base alla complessità del paziente, alla rapidità di apprendimento ed al tempo di raggiungimento della massima sicurezza per il caregiver ed il paziente, può arrivare in casi selezionati all’attivazione del percorso Casa Guglielmi per consentire, in un contesto esterno all’Ospedale, la sperimentazione delle abilità apprese dal caregiver durante la fase di addestramento in previsione della dimissione.
L’AC rimane inoltre punto di riferimento in caso di peggioramento clinico durante il percorso riabilitativo, fornendo la disponibilità a riaccogliere pazienti con condizioni cliniche instabili.
Direttore dell’Area Critica dell’Istituto di Montecatone
monika.zackova@montecatone.com