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Il percorso per il passaggio al pubblico dell’Istituto di Riabilitazione Montecatone è ormai in fase avanzata: lo ha annunciato il commissario straordinario Mario Tubertini durante il Consiglio Comunale straordinario di Imola dedicato alla sanità.
Il percorso per il passaggio al pubblico dell’Istituto di Riabilitazione Montecatone è ormai in fase avanzata: lo ha annunciato il commissario straordinario Mario Tubertini durante il Consiglio Comunale straordinario di Imola dedicato alla sanità cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale per le Politiche alla Salute, Massimo Fabi.
«Siamo in dirittura d’arrivo rispetto al percorso di trasformazione della natura giuridica dell’istituto», ha dichiarato Tubertini, sottolineando che le condizioni per questo cambiamento sono finalmente presenti. Il Commissario ha precisato che, sebbene non sia possibile assumere impegni temporali specifici, l’obiettivo è di formulare un’ipotesi concreta in tempi rapidi.
Tubertini ha però evidenziato una sfida significativa legata al personale: «Queste 440 persone che oggi sono dipendenti di Montecatone, per andare nel pubblico hanno una sola strada, quella di partecipare a concorsi pubblici». Un processo che richiederà tempo, stimato in almeno un anno per completare circa venti procedure concorsuali.
Il Commissario ha descritto Montecatone come «il reale punto di riferimento per questo tipo di attività all’interno del panorama nazionale», sottolineando che l’istituto è attualmente la più grande unità spinale d’Italia. Un dato significativo conferma questa reputazione: oltre il 60% dei pazienti proviene da fuori regione, testimonianza della qualità dell’assistenza offerta.
Negli ultimi cinque anni, l’istituto ha implementato importanti potenziamenti utilizzando risorse proprie. Tra questi l’avvio della radiologia pesante, che contribuisce anche a ridurre i tempi di attesa per la diagnostica nel territorio imolese, e l’inaugurazione della palestra robotica, definita da Tubertini «un salto epocale» che introduce l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella neuroriabilitazione.
Questi sviluppi, insieme all’apertura di una piastra ambulatoriale, consentono di trattare i pazienti con lesioni spinali o gravi cerebrolesioni direttamente all’interno della struttura, evitando spostamenti che rappresenterebbero «un elemento di criticità e di cattiveria» verso persone già in condizione di estrema fragilità.
Sul fronte della ricerca, nonostante la natura giuridica di SpA impedisca all’istituto di partecipare ai bandi competitivi del Ministero della Salute, Montecatone ha potenziato questa attività attraverso accordi con altri istituti nazionali ed europei, ottenendo risultati positivi sia in termini di produzione scientifica che di studi clinici.
Recentemente, durante la visita della ministra Locatelli, Tubertini ha proposto la costituzione di una rete nazionale delle unità spinali con Montecatone come possibile coordinatore. Una proposta che mira a migliorare ulteriormente l’assistenza per i circa 2500-2700 nuovi casi annui di pazienti con lesioni spinali, caratterizzati da numeri contenuti ma da un’elevata complessità assistenziale.
«Montecatone ha delle possibilità oggettive di rappresentare davvero un riferimento su questo in questo paese e non solo», ha concluso Tubertini, definendo l’istituto «un vanto del servizio sanitario regionale» che deve mantenere e potenziare il suo ruolo anche a livello nazionale.