Metodo antropologico nelle GCA

Il metodo antropologico nella fase post-acuta della riabilitazione dei pazienti con Grave Cerebrolesione Acquisita (cod. n. 37-2022)

La riabilitazione delle persone con Grave Cerebrolesione Acquista (GCA) rappresenta un campo particolarmente complesso poiché si tratta di una patologia multidimensionale, che come tale richiede di essere affrontata da un team multiprofessionale.

L’idea alla base di questo progetto è che, oltre alla riabilitazione classica, si possa lavorare sull’aspetto sensoriale e di contatto anche con il cosiddetto “metodo antropologico”. A tale scopo, si utilizzano le attività partecipative di antropologi e storici che instaurano una relazione di dialogo con i pazienti e/o con i loro familiari/caregiver, cercando di individuare oggetti e ricordi, a partire dalle storie di vita. Ciò dovrebbe permettere ai pazienti di potersi relazionare con persone estranee al contesto medico e di poter, allo stesso tempo, lavorare sul proprio recupero, in momenti strutturati e controllati, ma di libertà e autonomia.

Attraverso questo studio di ricerca si vuole valutare primariamente la fattibilità dell’introduzione di tale “metodo antropologico” nell’ambito dell’usuale progetto riabilitativo di tipo intensivo, modulandolo in base ai profili cognitivi e di disabilità dei pazienti GCA ricoverati presso l’Istituto di Montecatone. Ci si propone inoltre di esplorare gli esiti dei pazienti sottoposti a tale percorso.

L’obiettivo finale è quello di raccogliere elementi utili per l’eventuale implementazione del “metodo antropologico” anche nella pratica clinica.

Ricercatore responsabile

Gaia Musumeci, UOC Gravi Cerebrolesioni Acquisite

Collaboratori

MNEM S.r.l. (società di ricerca di antropologia applicata, spin-off dall’Università di Bologna)

Finanziatore

Progetto autofinanziato

Anno di conclusione

2022

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