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Montecatone celebra la Giornata nazionale del sollievo

La giornata ha lo scopo di sostenere e testimoniare la cultura del sollievo, della sofferenza fisica e morale.


Anche quest’anno l’Istituto di Montecatone aderisce alla XXI Giornata Nazionale del Sollievo che si celebra oggi 29 maggio e promossa annualmente dal ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti onlus.

Il trattamento del dolore rappresenta una priorità in una struttura di neuroriabilitazione come Montecatone. L’impegno per offrire sollievo alle persone con lesione al midollo spinale o con Grave Cerebrolesione è massimo.

Il dolore, in particolare quello cronico, è identificato come “malattia” e spesso amplifica la disabilità conseguente ai vari quadri clinici ai quali è associato. Sono persone con dolore cronico tutti coloro che per periodi prolungati della loro vita, ma a volte anche per sempre, soffrono di dolore incontrollato che interferisce con lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana, determinando una condizione di disagio fisico, psicologico e sociale. La reazione istintiva del paziente è quella di proteggersi dal dolore rinunciando al movimento o cercando riposo. Purtroppo, però, l’interruzione di alcune routines quotidiane o riabilitative non paga, anzi, contribuisce a riproporlo accrescendone, se possibile, l’intensità. Un circolo vizioso che a Montecatone si cerca di spezzare.

Il dolore può dipendere da più fattori: lesione, postura, viscere, spasticità ecc. un enorme ventaglio al quale viene contrapposta una terapia multimodale che è espressione di un approccio multidisciplinare. Le decisioni vengono valutate e attuate con la collaborazione di tante professionalità: dal fisiatra all’infermiere, dall’anestesista al neurologo passando per lo psicologo, il fisioterapista e il terapista occupazionale.

Il COSD (Comitato Ospedale senza Dolore) di Montecatone inoltre promuove e facilita la collaborazione con i pazienti ed i loro famigliari, per aumentarne la consapevolezza sui meccanismi patogenetici e nella ricerca di strategie di gestione, non solo dal punto di vista strettamente terapeutico ma anche attraverso il richiamo a quei comportamenti quotidiani che possono essere altrettanto efficaci per migliorare la qualità della vita, pur in presenza di dolore cronico.

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