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Massimo Croci da paziente a istruttore paralimpico a Montecatone

Uno stretto legame tra l’atleta e Montecatone per le persone ricoverate


 

Massimo Croci, atleta paralimpico di tiro a segno, nel 2006, a seguito di una lesione al midollo spinale è stato ricoverato a Montecatone per la riabilitazione. In istituto attraverso la “Rieducazione tramite il gesto sportivo” ha iniziato a praticare diverse discipline tra cui il tiro a segno.

Ritornato a casa, a Reggio Emilia, ha continuato l’attività sportiva a livello agonistico, fino ad arrivare in nazionale e a partecipare alle paralimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 e ad altre competizioni nazionali e internazionali, collezionando medaglie.

Il legame fra l’atleta paralimpico e Montecatone è ancora molto stretto tanto che, attraverso il Cip (Comitato italiano paralimpico), collabora con l’ospedale in veste di istruttore di tiro a segno per le persone ricoverate.

La sua attività di istruttore non si limita a far conoscere e far sperimentare il tiro a segno in carrozzina ma anche a stimolare le persone ricoverate a continuare a vivere una vita piena nonostante la disabilità acquisita.

 

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