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«È venuto il tempo di immaginare per Montecatone un nuovo futuro»

Un momento della tavola rotonda in cui si è parlato a lungo di tecnologia, fragilità e sostenibilità.


🗣️ Terminato il periodo di osservanza delle disposizioni in periodo elettorale, l’Istituto riprende da questo pomeriggio la normale programmazione informativa.
 
🗣️ Lo facciamo proponendovi, in versione integrale, la tavola rotonda svoltasi durante il convegno RehabEvolution organizzato da MRI a Bologna durante la quale si è parlato di “Tecnologia, fragilità e sostenibilità”.
 
🗣️ Moderati da Raffaella Cesaroni di SkyTg24 sono intervenuti Nino Cartabellotta – Presidente Fondazione GIMBE, Vincenzo Falabella – Presidente FAIP, Consigliere CNEL, Laura Simoncini – Direttore Unità Spinale MRI, Mario Tubertini – Commissario Straordinario MRI, Mattia Altini – Responsabile Assistenza Ospedaliera Regione Emilia-Romagna e Mauro Ursino – Ordinario c/o Dipartimento di Ingegneria UniBo.
🗣️ Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dipinto un quadro preoccupante: in 15 anni il divario di finanziamento tra l’Italia e la media europea è cresciuto fino a raggiungere 900 euro a persona nel 2023, per un totale di oltre 52 miliardi di euro. Questa mancanza di risorse, secondo Cartabellotta, impedisce al SSN di garantire l’accesso alle innovazioni, comprese quelle in neuroriabilitazione, che potrebbero ridurre la disabilità e l’impatto sociale ed economico delle malattie. Falabella ha ribadito che l’Italia investe troppo poco in tecnologie per la disabilità, considerandola un «costo» anziché un «investimento». Questo si traduce in uno sbilanciamento di 2 miliardi di euro a favore delle politiche sociali rispetto a quelle sanitarie, con conseguenze negative sull’inclusione e la qualità della vita delle persone con disabilità. Tubertini ha riconosciuto i limiti dell’istituto in termini di risorse e ha proposto di trasformarlo in un istituto di ricerca a pieno titolo, aprendo nuove strade per migliorare l’assistenza. Altini ha spiegato come la Regione stia innovando, concentrandosi sull’aumento della domanda e sulle disomogeneità di cura. Per farlo, ha detto, si punta a rimodellare i modelli organizzativi, rendendoli più efficienti e capaci di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini. Ursino ha sottolineato il ruolo delle nuove tecnologie nella personalizzazione delle terapie neuroriabilitative. Tecniche di elaborazione dei segnali, modelli computazionali, strumentazione biomedica avanzata e realtà virtuale permettono di adattare le terapie alle esigenze specifiche di ogni paziente. Simoncini ha evidenziato come la fragilità si manifesti soprattutto quando i pazienti, una volta dimessi, non trovano sul territorio le cure necessarie. Per contrastarla, è fondamentale creare una rete tra unità spinali che garantisca eccellenza e qualità anche lontano da Montecatone.
📹 Per vedere la clip della tavola rotonda clicca QUI
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