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La robotica è oramai centrale nei percorsi di riabilitazione

Integra quelli standard, ne ottimizza tempi e risorse ma, soprattutto, restituisce risultati migliori rispetto a quelli ottenibili col solo utilizzo della terapia tradizionale. 


L’Istituto, assoluto riferimento a livello nazionale, è impegnato su due fronti: con la palestra robotica, avviata alcuni mesi fa a fronte di un investimento di circa 250 mila euro e con l’utilizzo, oramai pluriennale, di esoscheletro antropomorfo, dispositivo che consente alle persone neurolese, sotto supervisione medica, di mantenere la stazione eretta e di muoversi correttamente sul suolo gestendo da sole il proprio peso corporeo, appoggiandosi con le braccia ad un sostegno mobile.

Proprio in quest’ultimo segmento MRI ha all’attivo uno studio importante con INAIL e IIT denominato Twin di cui è stato dato ampio reporting – in special modo sul percorso clinico – oltre a una più generale overview sull’expertise riabilitativa con questi dispositivi, adottati a Montecatone nel 2015 (Ekso GT), nell’ambito del Convegno Nazionale di Medicina e Sanità di INAIL svoltosi a Roma. Protagonista della relazione Ilaria Baroncini, Principal Investigator MRI nel progetto al quale l’Istituto partecipa come partner clinico (con un team di esperti creato proprio dal PM).

All’evento hanno partecipato anche il DG, Mario Tubertini e il Direttore dell’Unità Spinale, Laura Simoncini.

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