News
Il Decreto Legislativo 62/2024 approvato lo scorso giugno ma in vigore dal 1° gennaio prossimo in 9 province italiane per poi estendersi in tutta Italia, introduce significative novità nella gestione della disabilità in Italia, con l’obiettivo di migliorare il riconoscimento e il supporto per le persone con disabilità.
Il Decreto Legislativo 62/2024 approvato lo scorso giugno ma in vigore dal 1° gennaio prossimo in 9 province italiane per poi estendersi in tutta Italia, introduce significative novità nella gestione della disabilità in Italia, con l’obiettivo di migliorare il riconoscimento e il supporto per le persone con disabilità. Ecco le principali innovazioni:
Definizione di disabilità: Abbandona il concetto di “minorazione” a favore di una definizione biopsicosociale, considerando l’interazione tra menomazione, limitazioni funzionali e svantaggi nella vita quotidiana.
Valutazione multidimensionale: Introduce una valutazione che include aspetti psicologici, sociali e ambientali, realizzata da un’équipe multidisciplinare.
Progetto di Vita Individuale (PVI): Il PVI diventa centrale nel supporto alle persone con disabilità, definendo obiettivi personalizzati e i sostegni necessari per raggiungerli, con revisioni periodiche.
Accomodamento Ragionevole: Rafforzato l’obbligo per enti pubblici e privati di garantire l’accessibilità e fornire informazioni chiare sulle misure disponibili.
Semplificazione delle Procedure: Semplificazione delle procedure per il riconoscimento della disabilità, con l’introduzione di una “certificazione unica” che sostituisce i precedenti verbali differenziati.
Nuove Indennità: Introduzione di nuove indennità di accompagnamento e di frequenza per le persone con disabilità grave.
Potenziamento dei Servizi. Potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare e sostegno all’autonomia, oltre a misure per favorire l’inserimento lavorativo e l’inclusione scolastica.
Tempistiche di Attuazione: Il decreto è entrato in vigore il 30 giugno 2024, con una fase sperimentale che inizierà nel 2025 in nove province italiane (Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari) e un’applicazione completa prevista per il 2026. Queste misure rappresentano un passo significativo verso una maggiore inclusione e supporto per le persone con disabilità in Italia.