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Dagli studenti autori delle “Fiabe del tempo sospeso” due donazioni per i giovani ricoverati a Montecatone

Un filo di solidarietà lega i ragazzi di Imola e l’Istituto di Montecatone.


Dalla vendita della raccolta “Fiabe del tempo sospeso”, scritta da 501 studenti di Imola, Dozza e Toscanella, sono arrivati i fondi per acquistare una consolle Xbox One e un Controller Adattivo da destinare ai pazienti più giovani dell’Ospedale.

Il progetto è stato curato da Lisa Laffi, insegnante, scrittrice e mamma che durante il lockdown ha coinvolto bambini e ragazzi da 6 a 18 anni lasciando sfogo alla loro fantasia per realizzare racconti e scritti.

Le apparecchiature sono state donate nelle mani di Roberta Vannini, coordinatrice della Terapia Occupazionale di Montecatone e permetteranno a tanti giovani ospiti dell’Istituto di giocare assieme.

«Come insegnante di letteratura ho pensato di stimolare i miei studenti e miei stessi figli con questa scommessa, ma l’adesione di Istituti scolastici e ragazzi è stata davvero superiore alle aspettative – ha commentato Lisa Laffi. Credo sia importante aver lottato insieme, uniti, contro il Coronavirus, riappropriandoci del tempo sospeso con le armi della scrittura, della fantasia, della penna e del computer, con l’obiettivo di sostenere la sanità del territorio».

«L’obiettivo della Terapia Occupazionale – ha spiegato Roberta Vannini, coordinatrice del servizio – è prendere in carico la persona individuando strategie, adattamenti o ausili per restituire la maggior autonomia possibile. Da diverso tempo l’Istituto di Montecatone affianca al trattamento riabilitativo la progettazione e lo sviluppo di joystick e gamepad su misura, adatti a persone con grave mielolesione, allo scopo di riavvicinarli all’utilizzo dei videogiochi.  I benefici sono molteplici: la manipolazione di joystick e gamepad migliora la motricità degli arti superiori, inoltre giocare ai videogame risulta, rispetto a una classica seduta di fisioterapia, un’attività stimolante, divertente e facilmente eseguibile anche a casa. Infine, poter ricominciare a giocare ha una grande importanza psicologica perché significa riconquistare un’azione quotidiana e spesso aiuta a restare anche in contatto con gli amici a casa».

«Ringrazio tutti i ragazzi e Lisa Laffi – conclude Marco Gasparri, Presidente della Fondazione Montecatone Onlus – per la donazione della Xbox e del Controller Adattivo, che non solo è stata una piacevole sorpresa, ma testimonia ancora una volta la vicinanza degli imolesi alle persone ricoverate a Montecatone».

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